Cosa sono i Mandala

Cosa sono i Mandala

 

 

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Nel buddismo Tibetano, i monaci creano mandala di sabbia colorata elaborati durante le cerimonie, in momenti di preghiera e meditazione.

Questi Mandala, vengono considerati effimeri e vengono distrutti una volta completati, per rappresentare l’impermanenza della vita.

Il mandala è un disegno concentrico e rappresenta l’universo.

La parola mandala è un rituale spirituale che rappresenta la forma di base dell’universo e la maggior parte dei mandala sono realizzati come un quadrato con quattro porte che contengono un cerchio; con un punto centrale ogni porta a la forma generale di un T.

I mandala sono considerati effimeri e vengono distrutti una volta completati, per rappresentare l’impermanenza della vita.

Prima della realizzazione del mandala, c’è sempre una cerimonia di apertura: i monaci tibetani suonano alcuni strumenti musicali come flauti e tamburi, intonano dei mantra e poi si mettono all’opera, disegnando con un gessetto i contorni del mandala su una superficie piana. Fatto questo, i monaci iniziano a versare i sassolini o i granelli di sabbia colorata sulla superficie del mandala, utilizzando uno speciale imbuto chiamato chakpur, e solo dopo essersi disposti in modo da dividersi correttamente la superficie di lavoro.

In sanscrito il termine mandarla significa “cerchio” e nella cultura tibetana questo particolare tipo di disegno vuole rappresentare l’universo; ma nel momento in cui si colora o si disegna il proprio mandala si rappresenta anche il proprio stato d’animo, le proprie emozioni e il proprio mondo interiore, prediligendo l’impiego di un colore piuttosto che di un altro. Tanto tempo è necessario per realizzare un mandala quanto poco e la sua durata: il mandala, infatti, poco dopo essere stato ultimato viene distrutto, per sottolineare quanto non debba esserci attaccamento alle cose materiali nella filosofia buddista.

Ogni colore usato in un mandava rimanda ad un significato preciso.

Il bianco è collegato all’intuizione e alle cose divine: nel momento in cui si lasciano spazi bianchi significa che si desidera entrare in contatto con il trascendente come fonte d’ispirazione.

Il rosso rappresenta il coraggio e l’intraprendenza.

Il giallo rimanda all’intelletto.

Il nero comunica il bisogno di un momento di riflessione.

L’azzurro rappresenta l’entità spirituale.

Il verde rimanda al significato della terra e della natura.

Il viola rappresenta l’armonia che esiste tra ludico e trascendente.

Il marrone evoca la fertilità, mentre l’arancione lo stato di soddisfazione e di allegria.